6° CHAKRA AJNA (LEZIONE 9)

 

AJNA

(Sesto Chakra o terzo occhio)

Significato:INTUIZIONE Elemento: SUONO INTERIORE Colore: INDACO Suono: AUM Ghiandola ad esso associata: IPOFISI Organi di senso: TERZO OCCHIO Facoltà di senso:UDITO Disagio : PERCEZIONI EXTRASENSORIALI Parola chiave: IO VEDO Parti del corpo correlate e sistemi: TEMPIE, FRONTE,SISTEMA ENDOCRINO Patologie associate: EMICRANIA, MAL DI TESTA, EMIPARESI FACCIALE, GIGANTISMO, NANISMO, ADENOMA IPOFISARIO

Ajna è la sede del terzo occhio, il centro della saggezza e del discernimento che mette in relazione lo spirito alla personalità, è il punto di osservazione più profondo di questa vita, quando è equilibrato noi siamo in grado di ascoltare e vedere la Realtà oltre i limiti dell’ ego.

Quando ci allontaniamo dal piano spirituale ci sentiamo confusi e bisognosi di un’ identità che ci aiuti a sopravvivere ed allora ci identifichiamo con il nostro corpo, con il ruolo che abbiamo assunto, con il personaggio che interpretiamo e diventa sempre più difficile vedere e cambiare le nostre illusorie vite.Ma mentre evolviamo spiritualmente ad un certo punto ci accorgiamo che la nostra visione riguardo al mondo ed a noi stessi cambia, tutto ciò in cui credevamo si sgretola alla Luce delle nuove comprensioni. Quando riusciamo a portare equilibrio nel sesto Chakra vediamo oltre le apparenze, possiamo osservare la Realtà con chiarezza, oltre i contenuti della nostra coscienza, senza l’ influenza dei condizionamenti, dei bisogni, delle opinioni personali, dei pregiudizi frutto delle esperienze che abbiamo vissuto, di ciò che abbiamo imparato, di ciò che ci è stato trasmesso, abbandoniamo l’ illusione di come dovrebbero essere le cose e le vediamo per quel che sono.Dal piano dello spirito comprendiamo chi siamo, da dove veniamo, illuminati dalla nostra stessa Luce riconosciamo con chiarezza la nostra strada, quella che dovevamo percorrere e che avevamo smarrito perchè vittime dell’ illusione, diventiamo consapevoli del fatto che se abbiamo fatto delle scelte non adatte a ciò che siamo abbiamo infinite possibilità per cambiarle e creare la realtà giusta per noi scegliendo il percorso migliore per arrivare alla Meta. Quando siamo in chiaro nel sesto Chakra ci accorgiamo che non c’è più nessun motivo per sentirci arrabbiati, delusi, impauriti, frustrati, ci rendiamo conto di chi siamo veramente: comprendiamo di avere un corpo ma che non siamo il nostro corpo, di avere dei pensieri ma di non essere i nostri pensieri, che possiamo provare delle emozioni ma non ci identifichiamo con esse, osserviamo tutto con distacco, da semplici spettatori mentre siamo comodamente seduti nella Realtà. Quando apriamo il Terzo Occhio noi possiamo VEDERE DAVVERO, Ajna ci consente di diventare osservatori consapevoli di noi stessi.

La nostra consapevolezza potrebbe essere paragonata ad una cipolla con tanti strati che coprono il nucleo centrale, la parte esterna è costituita dall’ esperienza che facciamo di noi nel mondo fisico, poi ci confrontiamo con le emozioni, la mente, il cuore, l’ espressione e quando arriviamo infine alla comprensione di noi e del mondo a livello spirituale, siamo al nucleo. Ovviamente raggiungere questo livello richiede disciplina, impegno, costanza, purificazione, mentre affrontiamo le sfide della vita. Sarebbe bellissimo riconquistare la nostra libertà e sganciarci dal mondo dell’ illusione, nel nostro cuore sappiamo di avere la possibilità di farlo ma la neghiamo, perchè? Perchè è faticoso! E’ come se avessimo di fronte una montagna da scalare, sappiamo che quando arriveremo a guardare dalla vetta tutto ci sarà chiaro ma preferiamo rimanere a valle trovando mille motivi per non iniziare il Viaggio, troviamo mille scuse pur di non guardare da quell’ altro punto di osservazione che richiede una grande responsabilità, tanto coraggio ed un grande desiderio di scoprirsi. Rinunciando alla comunicazione che ci mette in contatto con la nostra parte più profonda, ci adattiamo ad una vita che sembra non appartenerci, ci sentiamo senza speranza e sviluppiamo quella che viene definita la sindrome della “Vittima” ed in virtù di questa sindrome ci indeboliamo e ci ammaliamo spesso dando così agli altri il compito di fare al posto nostro perchè noi non siamo in grado. Arriviamo a credere che tutto ciò che accade nella nostra vita è colpa degli altri, manipoliamo le persone senza accorgerci che il ruolo di vittime ci porta a diventare carnefici di noi stessi e degli altri. Provate ad immaginare gli oltre sette miliardi di persone che abitano questo pianeta come ad una grande famiglia, ogni membro dovrebbe impegnarsi a dare il suo contributo affinchè all’ intera famiglia non manchi nulla e viva in armonia, in salute e amore, se qualcuno trova delle scuse per non offrire la propria opera dovranno essere gli altri a fare al posto suo rallentando la crescita su tutti i livelli, è questo ciò che avviene anche quando rinunciamo a equilibrare il sesto chakra, rinunciamo al nostro potere dicendoci di non essere capaci e deleghiamo ad altri le nostre responsabilità. Quindi scegliere di non vedere non implica soltanto il rimandare la propria evoluzione spirituale ma rallentare anche quella universale in quanto noi tutti facciamo parte di un’ unica Energia, quando un Essere evolve l’ intero universo evolve. Scegliere di non vedere è un atteggiamento indubbiamente legato alla paura e totalmente lontano dall’ Amore verso noi stessi e verso gli altri, quell’ Amore che ci chiede responsabilità, coraggio, fede, discernimento, desiderio di conoscerci, di conoscere, di ricordare, di amarci, di amare e di essere felici. Soltanto attraverso un serio e gioioso cammino spirituale noi possiamo gradualmente riportare il giusto equilibrio nel centro Ajna e riuscire a conoscere non solo noi stessi ma anche gli altri al di là delle apparenze, ed allora ci diventa chiaro che siamo tutti esseri spirituali impegnati un un’ esperienza umana che con diverse modalità e sbagliando, cadendo, rialzandoci stiamo andando nella stesa direzione e cercando di raggiungere lo stesso obiettivo quello di riscoprirci esseri meravigliosi, immortali e capaci di volare.

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Tina Vastarella

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